Archive for gennaio, 2019

SERVITU’: COSTUME NAZIONALE

gennaio 31, 2019

La regola è un Io microscopico, rassegnato, incapace di sdegnarsi.
“Io so io e voi non siete un cazzo…” diceva Sordi, e ripetono oggi i notai che ci fanno aspettare in coda, i servizi pubblici che ci ignorano, i fornitori di servizi privati che ci derubano, i politici che ci considerano idioti (se non li votiamo ).

DIVINA COMMEDIA

gennaio 30, 2019

PARTITO DISPERATO

gennaio 29, 2019

ARISTOTELE

gennaio 28, 2019

“Il tempo libero non è la fine del lavoro, è il lavoro la fine del tempo libero”. (Etica Nicomachea)

ALTALENA ALL’ITALIANA

gennaio 27, 2019

SCONFITTE

gennaio 26, 2019

Dalla logica antiistituzionale alla marcia dentro le istituzioni: storia di una sconfitta progressiva.

ONU

gennaio 25, 2019

IL TEMPO SOGGETTIVO

gennaio 24, 2019

Il passato in positivo è dei nostalgici, il passato in negativo è degli ingrati.
Il futuro in positivo è degli ingenui, il futuro in negativo è dei millenaristi.
Passato e futuro sono dimensioni fuzzy, chiaroscurali e nebbiose. Sono il racconto della memoria e della speranza: due livelli emozionali influenzati dal soggetto cioè dalla forma caleidoscopica e mutante che esso prende “qui ed ora”.

Per alcuni (è la nevrosi?) il passato determina presente e futuro. Il ricordo, le esperienze, le emozioni provate strutturano un insieme di modelli di risposta, di copioni da recitare a ripetizione, all’infinito, oggi e fino alla morte.

Per altri (è l’ossessione maniacale?) è il futuro a determinare presente e passato.
La speranza di un Paradiso o la paura della morte influenzano lo stato d’animo di oggi e questo altera il nostro racconto del passato. La capacità di vedere il futuro come crocevia di molte strade e il passato come groviglio da dipanare è la capacità di accettare l’incerto, l’indeterminato e dunque la responsabilità soggettiva.

Il soggetto non racconta un passato oggettivo né attende un futuro ineluttabile, ma fluttuando nel tempo è il ragno impigliato nella tela che costruisce.

MISTERI CRIMINALI D’ITALIA

gennaio 23, 2019

HO FAME…..

gennaio 22, 2019

Ho fame della tua bocca, della tua voce, dei tuoi capelli
e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,
non mi sostiene il pane, l’alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.

Sono affamato del tuo riso che scorre,
delle tue mani color di furioso granaio;
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.

Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
il naso sovrano dell’aitante volto,
voglio mangiare l’ombra fugace delle tue ciglia

e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,
cercandoti, cercando il tuo cuore caldo
come una pIuma nella solitudine di Quitratue.
Pablo Neruda da Cento sonetti (1924)

LA MORTE, OGGI

gennaio 21, 2019

Oggi non si muore più di fame, in Italia. Si muore di insignificanza e svalorizzazione.

RETORICA BALLERINA

gennaio 20, 2019

L’assassino condannato non ha avuto nemmeno il coraggio di guardare negli occhi il parente della vittima.
L’assassino condannato ha avuto anche il coraggio di guardare negli occhi il parente della vittima, come per sfidarlo.

L’assassino condannato non ha nemmeno chiesto scusa ai parenti della vittima.
L’assassino condannato ha chiesto scusa ai parenti della vittima: una vera provocazione.

ORMAI SEI MIA….

gennaio 17, 2019

Ormai sei mia. Riposa col tuo sonno nel mio sonno.
Amore, dolore, affanni, ora devono dormire.
Gira la notte sulle sue ruote invisibili
e presso me sei pura come ambra addormentata.

Nessuna, più, amore, dormirà con i miei sogni.
Andrai, andremo insieme per le acque del tempo.
nessuna viaggerà per l’ombra con me,
solotu, sempre viva, sempre sole, sempre luna.

Già le tue mani aprirono i pugni delicati
e lasciarono cadere dolci segni senza rotta,
i tuoi occhi si chiusero come due ali grige,

mentr’io seguo l’acqua che porti e che mi porta:
la notte, il mondo, il vento dipanano il loro destino,
e senza te ormai non sono che il tuo sogno.
Pablo Neruda da Cento sonetti (1924)

ABBIGLIAMENTO FEMMINILE

gennaio 14, 2019

Non sopporto:

  • le scarpe di gomma e plastica
  • le scarpe con le zeppe
  • le scarpe coi tacchi sopra gli 8 centimetri
  • le T-shirt
  • le microgonne ascellari
  • i jeans stracciati
  • l’ombelico scoperto
  • i pigiami da notte
  • le tutte da ginnastica se non fai ginnastica
  • gli indumenti col logo del produttore in bella vista

ABBIGLIAMENTO MASCHILE

gennaio 10, 2019

Non sopporto:

  • le scarpe di gomma e plastica
  • le T-shirt
  • le canottiere
  • i jeans
  • i calzini bianchi
  • le braghe col cavallo al ginocchio
  • le collane d’oro
  • la brillantina
  • gli indumenti col logo del produttore in bella vista
  • gli anelli da pappone

TRADIZIONI

gennaio 7, 2019

Solo i poveri di spirito seguono le tradizioni. Gli altri, le creano.

DEPRESSIONE

gennaio 2, 2019

Ogni madre che uccide i figli è depressa. Fra poco avremo anche il femminicida e il mafioso depressi.